Le minoranze chiedono l'intervento sostitutivo del Prefetto per la mancata convocazione del Consiglio Comunale



Il Sindaco Brigante, continuando a interpretare leggi e regolamenti a modo suo, non ha convocato il Consiglio Comunale richiesto giorno 13 gennaio dai Consiglieri di Lista Unica  e dai due usciti dalla maggioranza e che si sarebbe dovuto riunire entro oggi poichĆ© l’articolo 39, comma 2, D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, espressamente prevede che "Il presidente del consiglio comunale o provinciale ĆØ tenuto a riunire il consiglio, in un termine non superiore ai venti giorni, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri, o il sindaco o il presidente della provincia, inserendo all'ordine del giorno le questioni richieste."
La richiesta dei consiglieri prevedeva la risposta a numerose interrogazione, alle quali il Sindaco non ha mai risposto nonostante l’obbligo di legge di rispondere nella seduta immediatamente successiva, e la nomina di una commissione consiliare per la verifica della contabilitĆ  dei lavori del wi-fi che presenta gravi irregolaritĆ  per la liquidazione di lavori non eseguiti e per il pagamento esagerato di quelli fatti.
L’intento dei consiglieri di minoranza ĆØ quello di indurre il Sindaco ha revocare la determina di approvazione della contabilitĆ  ed a far eseguire i lavori a perfetta regola d’arte per avere l’accesso ad internet in tutto il territorio comunale, Adami e campagne comprese.
Noi sappiamo che il Sindaco ha firmato la determina senza capirci niente nella contabilitĆ  – dichiarano i promotori di lista unica – e un poco la giustifichiamo perchĆ© essendo una farmacista la cosa ci può stare, però a seguito delle nostre continue sollecitazione lei, ed i suoi assessori e consiglieri che noi pensiamo estranei alla gestione disinvolta dei lavori ĆØ il caso che chiedano conto al progettista e direttore dei lavori (che fra l’altro da architetto quasi certamente non aveva titolo alla redazione e direzione di tale progetto che ĆØ di esclusiva competenza di un ingegnere) ed all’onnipotente e onnipresente “Supporto al R.U.P.  che ha gestito il progetto nella prima fase (quando si prevedeva un incarico diretto ad una ditta di Roma ed un subappalto ad una ditta locale alla quale si chiedeva di fare 4000 euro di lavori che il comune poi avrebbe pagato 29.800 ) inviando e ricevendo numerose email molto "interessanti" ed anche la seconda fase della pseudo gara con unico partecipante,
In tale situazione non si capisce il perchĆ© amministratori comunali, che noi riteniamo sostanzialmente onesti, debbano dare adito al dubbio di aver mangiato la “pastetta” e non intervengano, come ha fatto mesi fa il Sindaco di Conflenti che ha obbligato una ditta a rifare i lavori mal fatti. Cosa li trattiene?
Noi in consiglio chiederemo che si imponga alla ditta di fare ulteriori lavori per dotare il comune di un impianto wi-fi in tutto il territorio.
Noi non vogliamo denunciare nessuno :vogliamo che siano fatti lavori per l’importo pagato oppure che il compenso alla ditta, che ha eseguito lavori stimati da un ingegnere esperto in impianti similari in massimo 5 - 6000 euro, sia decurtato a non oltre 10.000 euro e che la rimanenza del finanziamento sia utilizzata per la copertura di tutto il territorio comunale. Per Tale lavoro servono circa 23.000 secondo il preventivo che una ditta di Decollatura tempo fa ha inviato all’ing. Gallo con email, quando la stessa si ĆØ rifiutata di eseguire nel proprio paese un impianto vergognosamente scadente ed ha proposto un impianto valido dal punto di vista tecnico, perchĆØ progettato da un ingegnere esperto in materia, e con materiali di qualitĆ  e non con cineserie di basso prezzo. La proposta non ĆØ stata accettata e il comune ha realizzato l'impianto di basso costo da pagare però a peso d'oro."

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