Intervista a cura di Gianmarco Nero
Mister Vito Sinopoli, innanzitutto grazie per averci concesso questa breve intervista in esclusiva per il nostro Web Blog. Lei attualmente ĆØ allenatore dei bambini dell'Oratorio S.S.Pio, ci parli un po’ di questo suo ruolo e se ĆØ contento di contribuire alla crescita calcistica di questi bambini e ci parli dei suoi progetti presenti e futuri.”
“Ć un ruolo intrapreso da tanti anni iniziando ad allenare prime squadre. Dopo, insieme ad Ettore Costanzo, purtroppo deceduto ultimamente, abbiamo aperto questa scuola calcio, dove mi sono dedicato con molto entusiasmo e passione alla formazione di ragazzini, cercando di curarli non solo sotto l'aspetto tecnico ma anche educativo. Spero che con il tempo la scuola calcio possa crescere e dare tante soddisfazioni a tutti, ma sopratutto a Decollatura.”
Si sa che per diventare dei bravi giocatori di calcio è importante iniziare già ad una età prematura, in un mondo che da sempre è molto competitivo. à soddisfatto della crescita dei suoi ragazzi, del loro livello agonistico e ci può indicare un nome di un ragazzino, che secondo lei, potrebbe essere destinato ad essere un mattatore della prima squadra?
“Questo ĆØ il 15° anno di attivitĆ , ti posso dire che sono stati tanti i ragazzi usciti da questa scuola calcio. Da tre anni a questa parte ho intrapreso una collaborazione con felice Natalino, ex giocatore dell'Inter, ed ora osservatore della stessa societĆ , diversi nostri ragazzi sono seguiti, non voglio fare nomi ma penso qualcuno possa emergere e giocare in campionati importanti.”
Lei è stato anche un bravissimo calciatore e capitano, sappiamo delle sue esperienze al Catanzaro e alla Vigor Lamezia, prima da giocatore è successivamente da allenatore, ci potrebbe dire quanti sono diversi i due ruoli, e quale secondo lei è il più impegnativo?
“Ho iniziato la carriera calcistica a soli 16 anni, a 17 ho fatto esordio nei professionisti, partita Cosenza - Vigor Lamezia, al San Vito di Cosenza. Poi ho fatto Catania, Leonzio, Enna, Formia come calciatore per dedicarmi al ruolo di allenatore. Sono due ruoli totalmente diversi, da calciatore le tue doti devi metterle al servizio della squadra, da allenatore sei tu che devi decidere e saper gestire un gruppo di giocatori cercando di farli rendere al massimo, penso sia molto più difficile.”
Lei ĆØ molto amato a Decollatura dai ragazzi che sono stati e sono sotto la sua gestione, quali sono le prospettive e i progetti che riguardano l' Oratorio San Pio?
“Essere amato dai ragazzi fa molto piacere e vuol dire che lavori bene facendoti amare, per me sono dei figli dove cerco di non fargli mancare nulla. Il progetto ĆØ quello di migliorare sempre.”
Ci racconti un aneddoto, il ricordo più bello, in tanti anni passati nel nostro calcio locale e non, che le ha lasciato un segno positivo nella sua carriera.
“il ricordo più bello lo lego a quando giocavo, un derby siciliano Catania - Palermo davanti a 25 mila spettatori, prestazione super ..coronata da un gol splendido.”
La ringraziamo per la sua disponibilitĆ augurandole un sincero in bocca al lupo per il proseguo del suo percorso.
“Vi ringrazio infinitamente e colgo l'occasione di salutarvi con un grande abbraccio.”
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Gianmarco Nero