F1, il Coronavirus posticiperà il mondiale di 3 mesi. Ma la decisione non è stata presa troppo tardi?


Rubrica di Gianmarco Nero


“Il Coronavirus ha costretto tutto lo sport ad una pausa forzata, nel caso del mondiale di Formula 1, che doveva scattare il 15 Marzo, la pausa sarà più lunga del previsto prima di partire. Infatti si rischia di iniziare il mondiale i primi di Giugno con il gp d’Azerbaijan a Baku, vista la cancellazione dei gp di Australia, Cina e Vietnam e il rinvio del Bahrain. La domanda che mi pongo io però è un'altra: è stato giusto che team, piloti e addetti ai lavori partissero per Melbourne prima di prendere una decisione definitiva? Per me assolutamente no, siccome chi gestisce la F1 ed in particolare la Federazione Internazionale Automobilistica non sono degli sprovveduti è difficile che siano arrivati alla soluzione così tardi, sicuramente c'era tutta la volontà di disputare il primo Gp della stagione, visti tutti gli interessi economici che ci sono dietro, ed anche dagli stessi proprietari australiani del circuito dell'Albert Park di Melbourne. Tra Mercoledì e Giovedì però le cose sono precipitate, con prima alcuni addetti ai lavori trovati positivi al Covid-19 e poi infine al giovedì mattina è toccato ad un esponente del team McLaren F1, un meccanico, essere positivo al virus che tanto sta colpendo tutto il mondo ed in particolare nell'ultimo mese l'Italia. Una volta accertate le condizioni del proprio esponente del team, la McLaren ha immediatamente comunicato alla Fia il ritiro del team dal Gran Premio d'Australia. E allora sono cominciati da lì a sorgere i primi dubbi se far disputare il weekend di gara o meno, con la comunicazione ufficiale che è arrivata giusto qualche ora prima dell'inizio della prima sessione di Prove Libere e la comunicazione parlava della cancellazione del primo gp stagionale. Quindi anche per la F1 un inizio ritardato che potrebbe anche andare a variare i valori in pista che si sono visti nei test invernali, con una Mercedes a fare da lepre, inseguita da Red Bull e Ferrari. Ma mentre le sedi di sviluppo in Italia e quindi quella Ferrari ha chiuso temporaneamente i battenti, le sedi inglesi di Brackley e Milton Keynes invece sono rimaste aperte e si continuerà a lavorare sullo sviluppo delle vetture. Un vantaggio per Mercedes e Red Bull? Molto dipenderà dagli sviluppi che avrà il famigerato virus in Italia.”

GianmarcoNero

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