Solo il Consiglio può decidere sulla regolarità o meno delle dimissioni di Serra che, in ogni caso, hanno già certificato il fallimento politico dell’amministrazione Brigante

 


Abbiamo sentito l’architetto Perri, già Sindaco di Decollatura e amministratore per più decenni, a proposito dello scenario politico successivo alle dimissioni di Sergio Serra e sulla strategia futura di Lista Unica, che in questo momento è impegnata in una azione politica di denuncia pubblica, con contestuale invio dell’informativa anche alla autorità preposte, di tutti gli atti amministrativi viziati e di precisi sperperi di denaro pubblico.

L’architetto ha ribadito la “sportività” di Lista Unica nel non approfittare della carenza di un numero, così come fece già in occasione dell’entrata in Consiglio di Serra, perché l’amministrazione è al capolinea e si scioglierà per le gravi colpe del Sindaco, per gli imbrogli già venuti fuori e per le liti terribili e gli odi fra i vari componenti della Giunta.   

Ecco il testo dell’intervista

D : Architetto ma dopo le dimissioni di Serra adesso cosa succede?

R : Niente di particolare… Serra sarà sostituito da chi segue in graduatoria ed il Sindaco continuerà  a gestire il comune con il solito tran tran...

D : Ma le dimissioni trasmesse con PEC secondo lei sono regolari?

R : Le dimissioni devono essere presentate personalmente ed acquisite al protocollo e quindi la comunicazione via PEC va regolarizzata con la firma autografa in comune;

D : Ma quale organo è competente a dichiarare la validità o meno della PEC per comunicare le dimissioni?

R : A mio modesto giudizio, e non penso di sbagliare, la PEC, con la quale Serra ha comunicato le dimissioni irrevocabili da consigliere, essendo stata scaricata e regolarmente protocollata ha innescato il procedimento per la surroga che prevede la convocazione del Consiglio entro 10 giorni però in quella sede i consiglieri, in assenza di una integrazione con la firma autografa, dovranno deliberare l’inefficacia delle dimissioni perché presentate in modo irrituale;

D : Ma Serra può ritirare le dimissioni?

R : Assolutamente no e nessuno può dichiarare la comunicazione inefficace perché è stata assunta al protocollo e solo il Consiglio può entrare in merito alla regolarità;

D : Ma Lista Unica come voterebbe in un ipotetico consiglio?

R : Senza ombra di dubbio per la permanenza in Consiglio di Sergio Serra perché l’apprezzamento  dichiarato ai giornali sulle in occasione delle dimissioni lo confermeremo al doppio per il suo ritorno in Consiglio;  

D : Ma nel caso che Serra confermasse le sue dimissioni. la maggioranza ha i voti per effettuare la surroga? Non c’è un minimo di consiglieri necessari per poter votare la sostituzione di Serra?

R : La maggioranza non ha i voti necessari ma noi non la ostacoleremo

D : Lei mi vuol dire che Lista Unica, che da due anni contesta le malefatte dell’amministrazione, è pronta a permettere che Il Sindaco recuperi un altro numero in Consiglio?

R : Esatto ! noi vogliamo che il Sindaco abbia la maggioranza per votare il dissesto perché in quel consiglio faremo inserire a verbale precise contestazioni e dimostrazioni della responsabilità del Sindaco e degli assessori nel dissesto del Comune affinché la Corte dei Conti possa tenerne conto nell’accertamento delle responsabilità e condannare gli stessi al pagamento dei danni arrecati al comune e delle sanzioni previste dalla legge. Sarebbe troppo comodo per il Sindaco e gli assessori che l’amministrazione si sciogliesse e che il Dissesto venisse dichiarato da un Commissario: devono essere loro stessi a certificare che per le loro colpe e le inadempienze il Piano di Riequilibrio Finanziario è stato bocciato nonostante che il Comune abbia beni alienabili tali da garantire al doppio il disavanzo e crediti da esigere notevoli.

D: E cosa succederà se la signora Tallarico, che segue in lista Sergio Serra, non dovesse accettare di entrare in Consiglio?

R: Assolutamente niente … perché il Dissesto può essere approvato anche con solo 6 voti e l’astensione delle minoranze: per Lista Unica la deliberazione del dissesto sarà un momento triste ma i consiglieri sono pronti a mantenere il numero legale per assistere allo spettacolo del Sindaco e degli assessori che votano per certificare il fallimento politico e amministrativo di Decollatura Rinasci;  

D: Quindi voi volete che l’amministrazione Brigante continui? Ma non certamente per bontà, mi sembra di capire…

R: Ha capito bene: noi non vogliamo che l’amministrazione comunale si sciolga per la mancanza di un numero in una seduta e che il Sindaco poi possa ripetere che la colpa è di Serra. L’amministrazione si scioglierà prima o poi, e noi di Lista Unica non abbiamo fretta, per le gravi colpe del Sindaco, per gli imbrogli che stanno già venendo fuori (vedi il sequestro delle carte dello Sprar nei giorni scorsi ed altri imbrogli che sono all’attenzione dell’autorità giudiziaria) e per le liti terribili e gli odi fra i vari componenti della Giunta;

D: A proposito di liti fra componenti della Giunta, lei ha una spiegazione?

R: A mio giudizio il Sindaco, ed i componenti della sua Giunta, hanno una concezione dell’attività amministrativa che, non comprendendo alcun valore etico o freno morale, li porta a pensare sempre al proprio tornaconto ed a quello dei loro amici. Questo modo di pensare fa diffidare dei colleghi, e genera le marcature, che servono ad evitare che qualcuno abbia qualche vantaggio in più rispetto agli altri, e provocano continue tensioni e liti per cercare di favorire i propri protetti e per ostacolare quelli degli altri;

D: Lei ha cercato di scegliere le parole, ma il quadro è proprio desolante?

R: E’ vero ! E’ una situazione squallida che non durerà a lungo perché l’Amministrazione crollerà sotto il peso delle responsabilità per aver provocato il dissesto (la Procura della Corte dei Conti ha già ricevuto la famosa relazione di 72 pagine che inchioda il Sindaco e la Giunta su 14 dei 15 punti di contestazione. I punti 2 e 3 insieme alla giunta Cardamone e quelli da 4 a 15 in esclusiva), per il WI-FI e lo SPRAR (già all’attenzione dell’autorità giudiziaria), per le assunzioni di personale, per la gestione dei lavori pubblici, per i compensi del supporto al RUP, per gli incarichi esterni, etc etc.

D: Magari riusciranno a farla franca… anche lei ha avuto provvedimenti giudiziari e ne è uscito…

R: E’ un caso un poco diverso per due motivi: in primis io non ho mai avuto procedimenti presso la Corte dei Conti, che ha eseguito i controlli dei bilanci e degli atti contabili e non ha mai trasmesso atti alla Procura per l’avvio di un procedimento. In secundis i procedimenti penali, ai quali sono stato sottoposto, erano bazzecole rispetto all’affaire WI-FI ed alla gestione dello Sprar e di altre pratiche "particolari".

Io auguro al Sindaco e alla Giunta di farla franca perché non voglio il loro male e,  pur non condividendo i loro metodi gestionali, non ho odio nei loro confronti: per quanto riguarda la responsabilità ed eventuali procedimenti che potranno essere aperti presso la Corte dei Conti la vedo nerissima per loro … per la responsabilità penale non so giudicare perché conosco superficialmente solo alcune pratiche, che esaminate alla luce della mia esperienza, e della capacità di capirne la pericolosità, a me creerebbero certamente una fortissima preoccupazione. Ma loro …

D: Ma se il Sindaco e la Giunta si dimettessero avrebbero, a suo giudizio, qualche possibilità in più di farla franca?

R: I procedimenti avviati resterebbero ma riguarderebbero privati cittadini che come tali non farebbero più notizia. Tornando il Sindaco e la Giunta a vita privata, anche i consiglieri di minoranza cesserebbero dal loro ruolo e, oltre a non avere più la possibilità di andare in comune per scandagliare le carte di altre pratiche delicate tipo quella dell’Archivio Digitale che si annuncia come un secondo WI-FI, non sarebbero legittimati moralmente e legalmente ad effettuare accertamenti su lavori pubblici e forniture, oppure a raccogliere informazioni;


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