Sindaco non hai risposto a tre solleciti della Prefettura e oggi hai convocato il Consiglio, ma tra 17 giorni. E’ un rimandare che non ti serve: “dimettete subitu ca cce fai cchiù bella figura”


Il Sindaco, che in precedenza non aveva risposto a ben tre solleciti della Prefettura (siamo informati bene ma se del caso ci corregga…), dopo il nostro articolo ha provveduto a convocare immediatamente il Consiglio Comunale ma lo ha fissato per il giorno 30 novembre 2020, cioè fra 17 giorni.

E chiaro ormai a tutti che l’intendimento del Sindaco è quello di rimandare il più tardi possibile la resa dei conti in Consiglio per guadagnare qualche altro mese di permanenza sulla poltrona per cercare di sistemare qualche carta e per assestare qualche altro colpo insieme alla sua equipe tecnica.

Noi vista la situazione ci sentiamo di consigliare al Sindaco di dimettersi immediatamente per evitare, nella voglia di accontentare  i suoi clientes e di mostrare di aver programmato dei lavori, di cacciarsi in qualche situazione ancora più ingarbugliata di quelle per le quali Carabinieri e Guardia di finanza hanno sequestrato le Carte e sembra che esistano fascicoli aperti in Procura.

Le minoranze, che con le dimissioni di soli 5 consiglieri fra i 6 dei tre gruppi potrebbe provocare lo scioglimento del Consiglio, sta tenendo il Sindaco nella posizione di scacco, che in America definiscono “Anatra Zoppa”, per costringerla a gettare la spugna ammettendo il proprio fallimento politico e amministrativo. Allo stesso modo i suoi assessori, anche se in polemica o con la voglia di dimettersi, non si muovono e aspettano che lei faccia la mossa risolutiva.

Noi che siamo gli avversari più intransigenti del Sindaco Brigante, ma che non vogliamo la mortificazione della persona e della Professionista ed il suo annientamento politico e la cancellazione del poco di buono da lei realizzato, le consigliamo di avere uno scatto di orgoglio e di dignità e di dimettersi ammettendo che il Progetto di Decollatura Rinasci è fallito per una serie di motivi fra i quali certamente hanno pesato i gravissimi “errori” nella campagna elettorale, il traumatico abbandono del Vice Sindaco, l’arroganza e incompetenza degli assessori, le scelte sbagliate di collaboratori, professionisti e imprese nonché una gestione dei lavori pubblici che definiamo solo “particolare”, che assolutamente non sono imputabili solo al Sindaco perchè tanti, anche esterni al Consiglio,  hanno la loro parte di responsabilità anche se oggi il crucifige e rivolto solo verso di Lei.

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