"Per fronteggiare il cataclisma innescato dall'emergenza pandemica che ha devastato il sistema produttivo turistico calabrese, si faccia attenzione anche ai tanti e straordinari 'Cammini' che da Nord a Sud della regione possono, se sostenuti, arricchire l'offerta turistica, consentire la fruizione del patrimonio naturalistico, culturale e spirituale della Calabria e dare una boccata d'ossigeno alle aree interne. Naturalmente sarà indispensabile, appena possibile, produrre una legge regionale specifica". L'ha detto il consigliere regionale Francesco Pitaro che, assieme a un gruppo di camminatori, ha percorso la tappa del "Cammino Basiliano" Petilia Policastro - Mesoraca che si snoda tra il Santuario della Sacra Spina (in cui si conserva una reliquia della corona di spine di Gesù) e il Santuario S.S. Ecce Homo (dove è custodita la statua in legno scolpita da Frate Umile di Petralia nel 1630). "Grazie all'architetto Emiliano Cistaro e a Giuseppe Rogliano (tra l'altro campione regionale di barbecue) dell'associazione "La Maruca", il cui intento è preservare tradizione e bellezze del territorio di Mesoraca, e ai suggerimenti dell'etnobotanico Carmine Lupia, abbiamo trascorso un'intensa giornata tra natura e cultura". La camminata (una decina di chilometri) ha incluso la visita agli imponenti resti dell'Abazia Cistercense di Sant'Angelo del Frigillo e al Santuario del S.S. Ecce Homo, il monastero francescano costruito sopra un preesistente cenobio basiliano. L'edificio con un bel chiostro e ricco di opere d'arte è ben conservato e ancora abitato da frati. "Il convento - ha aggiunto Pitaro - circondato da un lussureggiante orto e da un folto bosco è maestoso e all'interno padre Francesco Bramuglia descrive efficacemente, con un eloquio colto e accattivante, la storia di statue, tele, affreschi, decorazioni, pulpito, confessionali, coro e sagrestia di grande valore storico e artistico". Infine, Pitaro si è intrattenuto con gli assessori al Bilancio e alla Cultura del Comune di Mesoraca, Massimiliano Ferrazzo ed Eloisa Tesoriere, e il presidente della Pro loco Antonio Ferrazzo: "È mia intenzione - ha affermato - sostenere l'istituzione per legge del 'Parco Fluviale del Vergari'. La Calabria deve insistere con la valorizzazione dei beni naturalistici e con la realizzazione di più aree protette. Non solo per corrispondere alle sollecitazioni del Piano ambientale dell'Unione Europea (Green New Deal), ma soprattutto perché dobbiamo realizzare micro modelli di sviluppo sostenibile, interconnessi e tra loro dialoganti, che possano svolgere un prezioso compito di recupero dell'identità locale più profonda e orientare un nuovo pensiero che veda l'individuo al centro di un sistema di valori e di regole che mentre genera ricchezza economica irrobustisce lo spirito di comunità e dà speranza".