Tra pochi giorni ricorre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La data del 25 novembre è stata scelta in ricordo del brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana, avvenuto nel 1960 su ordine del dittatore Rafael Trujillo. Il PD lametino intende cogliere l'importanza di questa giornata con un appello accorato a tutti e a tutte per interrompere la spirale di violenza contro le donne, che ultimamente appare sempre più efferata e diffusa tra i giovanissimi". È quanto si legge in una nota della Segreteria cittadina PD Lamezia Terme, Milena Liotta, Giovanna Viola e Felicia Villella.
Per noi il dolore di una donna è il dolore di tutte le donne e di tutta l'umanità, per questo sentiamo il dovere di manifestare una forte azione di contrasto. Una manifestazione indispensabile per interrompere la spirale di violenza sul corpo delle donne, spesso destinatario dei piu efferati abusi e considerato carne da sacrificio per idolatrie antiche e nuove . Noi siamo convinti che è da come una comunità tratta il corpo della donna che si può comprendere l'essenza di una cultura. Per noi il corpo della donna e il suo essere sono una mappa che dobbiamo imparare a comprendere con mani disarmate e occhi attenti. Quando viene ferita una donna viene offesa tutta l'umanità e non per un sentimentale luogo comune, ma perché se un corpo capace di dare la vita viene profanato, violentato, stuprato, ferito, umiliato, offeso, la vita tutta è annientata. Purtroppo i dati parlano chiaro; è in continuo aumento il numero delle vittime femminili di violenza, violenze che ad oggi si aprono su una nuova frontiera, il digitale: perciò vogliamo accendere un faro in particolare contro il fenomeno del "revengeporn", un reato che si consuma quando una fotografia o un video che mostrano la nudità a contenuto sessuale entrano in possesso di altre persone e viene diffuso in rete. Le attuali norme in vigore prevedono che nel caso in cui i contenuti sono inviati dal proprietario dei files, la persona che li riceve ha il divieto di diffonderli. Se quest'ultimo lo fa senza il consenso commette il reato di 'revenge porn'. L'espressione, che tradotta alla lettera significa "vendetta pornografica", indica un'azione di aggressione nei confronti di una persona, solitamente l'ex partner, con la diffusione di materiale sessualmente esplicito in cui la vittima è presente. La giurisprudenza si è già espressa a riguardo con l'introduzione della L. 692019, meglio conosciuta come Codice Rosso: sappiamo come punire il reato, ma la strada da fare per risanare la spaccatura culturale sul tema è ancora ardua da perseguire. Si tratta di un fenomeno che colpisce in percentuale maggiore le donne, diffuso già tra i giovanissimi, i così detti nativi digitali, proprio per la loro propensione alla condivisione dei contenuti digitali in rete.
Per questo, il PD di Lamezia Terme ha deciso di farsi promotore di una campagna di sensibilizzazione per ragguardare le nuove generazioni su un tema così attuale e delicatissimo proponendo la diffusione di un volantino informativo nei pressi degli istituti superiori della piana.