Il Trust per gestire e proteggere i patrimoni: analisi e criticitĆ di uno strumento giuridico versatile
Roma, 9 dicembre 2024 - Il trust, un istituto giuridico di origine anglosassone, sta guadagnando terreno anche in Italia come opzione efficace per la gestione e la protezione dei patrimoni. Questo strumento consente di separare la proprietĆ dei beni dal loro controllo, coinvolgendo tre figure fondamentali: il "settlor" (o disponente), che crea il trust e trasferisce i beni; il "trustee", che gestisce i beni in favore dei beneficiari; e i "beneficiari", coloro che ricevono i vantaggi derivanti dalla gestione del patrimonio.
Tra i principali vantaggi del trust vi ĆØ la protezione patrimoniale, che consente di tutelare i beni da eventuali creditori o problematiche legate alla successione. I beni in trust sono formalmente di proprietĆ del trustee, il che aiuta a mantenere il patrimonio al riparo da rischi esterni.
Un altro aspetto positivo ĆØ la pianificazione successoria. Attraverso un trust, ĆØ possibile stabilire in modo chiaro come i beni saranno distribuiti tra gli eredi, evitando conflitti e incomprensioni. Inoltre, offre una gestione flessibile, consentendo ai beni di essere amministrati in modo che si adattino alle esigenze dei beneficiari nel tempo. Questa caratteristica ĆØ particolarmente utile per la protezione di minori o di soggetti con incapacitĆ .
Infine, il trust garantisce un certo livello di riservatezza, poichƩ non richiede la pubblicazione dei dettagli della sua creazione e gestione, a differenza di quanto avviene per i testamenti.
Tuttavia, l'applicazione del trust in Italia non ĆØ priva di sfide. Una problematica rilevante ĆØ che un trust stipulato in Italia, con tutte le parti italiane (disponente, trustee e beneficiari), soggiace alla normativa italiana, nonostante il suo fondamento giuridico anglosassone. Questa sovrapposizione normativa puĆ² generare confusione e complicazioni legali, poichĆ© le regole italiane potrebbero non allinearsi perfettamente con le prassi e le aspettative del diritto anglosassone.
Inoltre, la creazione e la gestione del trust possono comportare costi significativi, rendendo necessario un investimento iniziale che potrebbe non essere alla portata di tutti. La normativa italiana sul trust ĆØ in continua evoluzione e puĆ² risultare complessa, il che richiede una consulenza legale specializzata per evitare problematiche future. Non tutti i beneficiari potrebbero avere una chiara comprensione delle implicazioni legate al trust, rendendo essenziale una corretta informazione.
Sebbene il trust rappresenti una soluzione interessante e versatile, per la gestione patrimoniale, ĆØ fondamentale che coloro che intendono utilizzarlo si avvalgano di una pianificazione attenta e di una comprensione approfondita delle normative applicabili nel contesto italiano.
Solo una corretta informazione e una consulenza legale adeguata possono garantire che il trust funzioni come previsto, proteggendo e gestendo efficacemente i patrimoni nel lungo periodo.
Dott. Fabio Castaldi
www.castaldiassociatesfirm.com