UIL Calabria: basta morti sul lavoro, basta certificazioni falsificate

"La Uil Calabria lo dice chiaro: basta parole, basta promesse, basta scaricabarile. ƈ ora di agire!

Non si puĆ² piĆ¹ morire di lavoro. Non si puĆ² piĆ¹ accettare che una giornata lavorativa si trasformi in una tragedia familiare. Ogni morte sul lavoro, come quella di oggi a Mandatoriccio che ĆØ la seconda in Calabria dall'inizio del 2025, ĆØ una sconfitta per lo Stato e per chiunque continui a ignorare il problema.

La sicurezza sul lavoro in Calabria ĆØ diventata una tragedia quotidiana. Ogni giorno si muore cadendo dai tetti, schiacciati da macchine da cantiere, senza protezioni adeguate, senza controlli e senza formazione vera. ƈ intollerabile che queste morti, evitabili, continuino a essere considerate un prezzo accettabile per il profitto.

La Uil Calabria lo dice chiaro: basta parole, basta promesse, basta scaricabarile. ƈ ora di agire! Chiediamo al Presidente Occhiuto di convocare rapidamente un tavolo tecnico regionale con tutti gli attori della filiera: Regioni, Asp, Inail, Itl, Inps, Rlst, enti bilaterali e casse edili. Serve un coordinamento vero, un piano operativo che funzioni, non scuse.

Non possiamo piĆ¹ accettare un sistema ispettivo ridotto all'osso, in cui gli stessi ispettori devono controllare una fonderia e un'azienda agricola senza le competenze necessarie. Non si puĆ² vigilare sulla sicurezza senza specialisti nei settori piĆ¹ a rischio. Gli organi ispettivi vanno potenziati e specializzati. Punto.

Troppi lavoratori muoiono perchƩ non hanno ricevuto una formazione adeguata o perchƩ le certificazioni sono falsificate.

Chiediamo un portale regionale digitale che renda tracciabile ogni attestato di formazione. Basta con i fogli di carta che non valgono nulla."


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