Catanzaro al centro della medicina del futuro: bilancio positivo per il workshop su Intelligenza Artificiale e Biopsia Liquida

CATANZARO – 30 GIUGNO 2025. Si ĆØ concluso con grande partecipazione e soddisfazione il workshop internazionale "Intelligenza Artificiale e Biopsia Liquida all'avanguardia della Medicina Personalizzata", ospitato dall'UniversitĆ  "Magna Graecia" di Catanzaro il 26 e 27 giugno. Due giornate intense di confronto tra scienza, istituzioni e industria, che hanno visto riuniti esperti da tutto il mondo per discutere le frontiere dell'innovazione sanitaria.

Organizzato dal Dipartimento di Scienze della Salute in collaborazione con AISDET (Associazione Italiana di SanitĆ  Digitale e Telemedicina), il workshop ĆØ stato diretto scientificamente dalla professoressa Natalia Malara, oncologa dell'UMG, e dalla dottoressa Giorgia Zunino, esperta di innovazione sanitaria e direttrice scientifica di Hedu-X. Il programma ha proposto un fitto calendario di lezioni magistrali, tavole rotonde, sessioni tecniche e momenti istituzionali, con ospiti di rilievo nazionale e internazionale.

Tra i protagonisti: la professoressa Alarice Lowe della Stanford University, che ha tenuto una lectio magistralis sulla biopsia liquida e la medicina personalizzata; la senatrice Annamaria Parente ha posto l'accento su etica e sicurezza nell'uso dell'intelligenza artificiale; Umberto Malapelle, presidente eletto della SocietĆ  Internazionale di Biopsia Liquida, che ha chiuso i lavori con una riflessione sulle prospettive della medicina personalizzata.

I lavori sono stati aperti dal Magnifico Rettore dell'UniversitĆ  Magna Graecia professor Giovanni Cuda, Direttore del Dipartimento di Scienza della Salute, dal professor Francesco Luzza direttore del dipartimento di Scienze della salute, dal professor Mario Cannataro, presidente PhD in IA applicata alla medicina.

«Oggi si parla ovunque di intelligenza artificiale, ma il vero obiettivo ĆØ superare la fase dell'entusiasmo per consolidare strategie e modelli sostenibili. Dopo la curva dell'hype arriva spesso la disillusione: ĆØ lƬ che serve perseveranza per trasformare le idee in Sistema – spiega la dottoressa Giorgia Zunino, Innovation Manager e co-direttrice scientifica del workshop -. Il Master che abbiamo avviato, nato nel Sud e sostenuto con determinazione da una leadership aperta, dimostra che anche da contesti meno centrali possono emergere esempi virtuosi. Ho trovato a Catanzaro un ambiente coeso, accogliente e innovativo, dove studenti, docenti e dirigenti lavorano insieme per una visione comune. La partecipazione di ospiti nazionali e internazionali – come Stanford – conferma il valore di questo progetto. Dimostra che la Calabria può essere protagonista nel dialogo globale tra tecnologia e medicina. L'obiettivo ĆØ far convergere linguaggi e approcci diversi per costruire un futuro sanitario sostenibile. L'IA può rivoluzionare la prevenzione primaria e aiutare a mantenere in piedi il nostro sistema sanitario. Ma serve visione, collaborazione e il coraggio di unire competenze che oggi si muovono ancora troppo separatamente. Non si tratta solo di innovazione: si tratta di responsabilitĆ  e futuro. Ed ĆØ bellissimo farne parte».

Il professore Corrado Giustozzi, docente di Cybersecurity presso l'UniversitĆ  Campus Bio-Medico di Roma, ha portato un punto di vista essenziale nel dibattito sull'Intelligenza Artificiale: quello della sicurezza. Pur non intervenendo come relatore, ha moderato una sessione del workshop ed ĆØ docente del Master. La sua lezione ĆØ stata dedicata ai rischi e alle vulnerabilitĆ  dell'IA, piuttosto che ai suoi benefici. «Parliamo spesso del potenziale dell'intelligenza artificiale, molto meno delle sue criticitĆ », ha spiegato. Giustozzi ha messo in guardia contro le manipolazioni esterne – da parte di criminali o attori ostili – che potrebbero compromettere i sistemi di IA, causando errori sistematici, ad esempio nelle diagnosi mediche. L'unico modo per prevenire scenari simili, ha ribadito, ĆØ una consapevolezza diffusa e trasversale, che coinvolga sviluppatori, decisori politici e utenti. «Le auto, per anni, non avevano cinture di sicurezza. Solo dopo molti incidenti ci si ĆØ resi conto della necessitĆ . Con l'IA dobbiamo essere più rapidi».

Il dottor Alfredo Cesario, innovation manager della Fondazione Gemelli, ha sottolineato il valore strategico di eventi come il workshop, capaci di mettere in dialogo tecnologie biologiche e intelligenza artificiale. «Siamo a un crocevia decisivo», ha affermato, «ed ĆØ fondamentale che l'innovazione resti centrata sul paziente e non si limiti alla sola dimensione tecnica». Ha ribadito la necessitĆ  di allargare il dibattito a temi come l'etica, la privacy, la regolamentazione e la sostenibilitĆ  economica, poichĆ© molte innovazioni rischiano di non arrivare al paziente se il sistema sanitario non ĆØ pronto a recepirle. «Oggi siamo nella fase dell'innamoramento per l'IA», ha detto, «ma dobbiamo passare a quella della costruzione di un rapporto stabile e funzionale». Cesareo ha anche richiamato l'attenzione sul fatto che molte tecnologie oggi classificate come IA – come il machine learning e il deep learning – sono strumenti noti da anni, che solo ora entrano nel linguaggio comune. «La sfida ĆØ usarli con consapevolezza per fare del bene».

Il dottor Francesco Riva, consigliere del CNEL, ha messo in evidenza l'importanza di incontri di respiro internazionale ospitati in universitĆ  come quella di Catanzaro, capaci di mostrare qualitĆ  e potenzialitĆ . «Oggi ho scoperto una realtĆ  moderna, dinamica, ben impostata, quasi nord-europea», ha dichiarato. Ha ricordato che il compito del CNEL ĆØ favorire il lavoro e tutelare i lavoratori, ma per farlo ĆØ indispensabile formare una classe dirigente solida, in grado di esportare competenze e idee. «Il vostro Ateneo può inserirsi a pieno titolo in un percorso europeo», ha aggiunto, garantendo massima disponibilitĆ  alla collaborazione. Sul fronte dell'intelligenza artificiale, ha sottolineato come il vero tema sia la qualitĆ  dei dati: «I dati sono sicuri solo se inseriti correttamente. Nella medicina questo ĆØ cruciale, perchĆ© l'IA ĆØ giĆ  realtĆ  nella radiologia e nell'anatomia patologica». Formare gli studenti a utilizzarla con competenza significa migliorare i percorsi terapeutici e la sanitĆ  del futuro.

La professoressa Tiziana Montalcini, presidente del Sistema Bibliotecario di Ateneo dell'UniversitĆ  Magna Graecia di Catanzaro, ha messo in luce il valore della formazione e dell'internazionalizzazione per una giovane universitĆ  come quella calabrese. «Eventi di questo tipo non solo diffondono la qualitĆ  della ricerca, ma rafforzano le collaborazioni internazionali», ha detto, sottolineando che la ricerca ĆØ per natura senza confini. Il Sistema Bibliotecario, grazie agli investimenti recenti, ĆØ diventato un punto di riferimento per la didattica e la ricerca, con spazi moderni e funzionali come l'area multimediale e il teatro che ha ospitato il workshop. «Ospitiamo oggi esperti di fama mondiale in oncologia e intelligenza artificiale, e questo ĆØ un segnale forte del riconoscimento che stiamo ricevendo», ha aggiunto. L'impegno, ha concluso, ĆØ continuare a offrire spazi e contenuti all'altezza delle sfide scientifiche e culturali globali.

Il workshop ha ospitato inoltre contributi scientifici di alto profilo da parte di esperti come Marco TagliamentoFranco FulcinitiLuigina RomaniAngela TorselloCesare Furlanello e il presidente Anvur, professor Antonio Felice Urlicchio, che hanno presentato casi e applicazioni avanzate della biopsia liquida e dell'intelligenza artificiale in ambito oncologico e diagnostico. Presente anche la dottoressa Lizia Ingallina in rappresentanza dell'Associazione "Jole Santelli" che si occupa di prevenzione.

I lavori si sono conclusi con la cerimonia di consegna dei diplomi del Master su IA e Biopsia Liquida, introdotta da e Marilù Vigarelli, presidente dell'Associazione "Amici di Matteo", e con un tour guidato per gli ospiti internazionali alla scoperta del patrimonio culturale e paesaggistico della Calabria.

Uno dei momenti più intensi di partecipazione e convivialità è rappresentato dalla serata nella cornice della villa Contressi con lo staff Maiolo, grazie alle bontà preparate dallo chef Sorgiovanni.

L'evento ha rappresentato non solo un'occasione di aggiornamento e confronto tra specialisti, ma anche un momento di costruzione di nuove reti di collaborazione scientifica e culturale. Come recita il claim scelto per l'iniziativa: "Praticare la medicina senza tecnologia ĆØ come navigare senza bussola; usare la tecnologia senza umanitĆ  ĆØ come navigare senza mare".


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