A tre giorni dall’operazione Reventinum, fermo restando che
tutti i fermati fino al terzo grado di giudizio sono da considerare innocenti e
nessuna sentenza può essere pronunciata sui giornali e sui o social, è
necessario che tutti coloro che pretendono di fare politica o ricoprono cariche
amministrative a Decollatura diano una lettura politica dell’accaduto.
I politici non possono che essere assolutamente dalla parte
del dottor Gratteri, e dell’arma dei carabinieri ai vari livelli locali e
provinciali, che operano per il bene di Decollatura e dei cittadini: l’amicizia,
l’affetto, la parentela o la cordialità con gli indagati, che restano sempre
decollaturesi con i quali si è vissuto per lunghi anni, appartiene alla sfera
privata e nessuno può impedire che fino all’ultimo ognuno, per la bontà tipica
della nostra gente, speri che è tutto un
brutto sogno, che tizio non è possibile che abbia fatto questo o caio quell’altro.
Se sarà accertato che i fatti pubblicati dai giornali sono veri dovremo augurare
cristianamente il bene ai nostri concittadini e sperare che abbiano un giusto
processo ed una pena equa che serva a farli ritornare sulla retta via ed a
riprendere il loro posto nelle famiglie e nella comunità decollaturese.
Fatte queste premesse, tornando alla politica, è da dire
chiaramente che l’affermazione della Gazzetta del Sud, che categoricamente ha
scritto “GLI AFFILIATI CHIAMATI ALLE URNE DURANTE IL VOTO ALLE AMMINISTRATIVE DI
DECOLLATURA, non permette più al Sindaco e alla sua Giunta di far finta di niente,
avvalendosi della facoltà di non rispondere, ed impone un dibattito
chiarificatore in Consiglio Comunale perché i fatti gravissimi, esposti nel
corso dei comizi dei quali ci sono ancora on line i video, nessuno li ha mai
smentiti, così come nessuno smentisce le voci che circolano in paese sui
ricatti alle ditte boschive e dell’edilizia.
Viste le dichiarazioni pubbliche del dottor Gratteri, che ha
individuato nelle massonerie deviate un cancro della società calabrese, ci
auguriamo che venga chiarita l’appartenenza o meno del Sindaco ad una di queste consorterie ed il
condizionamento su diverse scelte amministrative incomprensibili anche per i dipendenti e gli amministratori del Comune.
P.S. a scanso di equivoci chiariamo che la Loggia La Sila
del Grande Oriente d’Italia, che ha sede a Decollatura da epoca immemorabile e
costituisce una tradizione gloriosa del nostro comune, non appartiene alla
cosiddette “Massonerie Deviate” ed ha espresso, ed esprime tutt’ora, fior di galantuomini.